Mio padre è medico e conosce un sacco di medici. C'è solo un piccolo problema:
mio padre è medico nel mio paese, e conosce un sacco di medici nel mio paese.
Si avvicinava l'ora del parto e io dovevo decidere: partire o partorire in Italia?
Poi pensavo: ma io vivo in Italia, qui che farò crescere la mia figlia, quindi devo far nascerla qui in questo paese dove abbiamo costriuto la sua famiglia, dove abbiamo la nostra casa e dove ci sarà la sua cameretta...
Ma come sarà sgridare dal dolore in un'altra lingua?
Nessun sgrido: il parto è andato benissimo. E anche l'ostetrica è stata bravissima. Peccato che dopo c'erano alcuni piccoli complicazioni e io mi sono trovata malissima con i dottori. Non ci dicevano nulla. Allora sì chemi mancava la solita telefonata del mio padre. Fatemi vedere la cartella clinica della mia bambina!!!
Ma poi i giorni passavano e per fortuna la mia figlia stava bene. Così sono andata all'URP (ufficio relazioni con il pubblico) dell'ospedale e mi sono lamentata dai dottori. E dopo 2 mesi di attesa mi hanno dato le copie della cartella clinica!
Ci voleva un po' di tempo, ma alla fine ce l'ho fatta, senza la telefonata ;)
E sono contenta che la mia bimba è nata in Italia! (e non dovevo fare il lungo viaggio con la pancia in pieno inverno e che il suo papà era con noi prima, durante e dopo il parto!)
lunedì 15 marzo 2010
Partire o partorire in Italia?
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